domenica 2 dicembre 2007

In viaggio con papà

Il titolo di questo post è ispirato ad un famoso film con Sordi e Verdone, ma non avrà la stessa ironia. Sono sopravvissuta anche quest'anno all'incontro con mio padre! Forse è meglio che faccio un passo indietro perchè chi non mi conosce non sa la mia vita familiare (giustamente!). Riassumo: i miei si sono separati quando ero piccola, mio padre si è trasferito in America dove fa l'artista e dove si è risposato e ha un'altra famiglia. Io non lo vedo quasi mai e quando ci incontriamo i nostri rapporti sono "tiepidi". Tornando al presente, l'ho incontrato dopo un anno e, visto che anche il mio oroscopo dice che è tempo di bilanci, ho capito una cosa: non è cambiato niente! E' assurdo, ho trentotto anni e il mio rapporto con mio padre è esattamente come quando ne avevo cinque: lui veniva una volta l'anno a prendermi e mi portava in un negozio di giocattoli per farmi un regalo, adesso è la stessa cosa solo che mi porta al ristorante! Niente slanci d'affetto ho parole da padre, un zio lontano praticamente. Dopo avere analizzato il mio rapporto con lui ho capito un bel po' di cose (non occorre essere psicanalisti per arrivare a queste conclusioni). Il padre è il primo amore nella vita di una donna, e credo sia stato così anche per me, solo che io in tutti questi anni ho fatto una recita per conquistarlo e non ci sono mai riuscita, in pratica sono stata sedotta e abbandonata sin dall'infanzia!!! Ma il rapporto con mio padre non è così facile da risolvere quindi passiamo ad un altro argomento, inevitabilmente legato a questo: gli uomini. Anche con loro ho sempre recitato, mostrandomi distaccata e diversa da quello che ero, ma adesso voglio essere me stessa: vulnerabile, fragile e un po' folle, come solo noi donne sappiamo essere. Qualcuno ha già conosciuto la vera me stessa, anche se non l'ha accettata, come mio marito. Qualcun'altro l'ha intravista quest'estate in vacanza, dove a causa del luogo mi ero spogliata del mio costume di scena ed ero io: folle, felice e spensierata... Poi tornata nel mio mondo ho cercato di conquistare LUI (e non sto a spiegare chi è, perchè tanto è sempre il solito!) indossando la mia maschera fatta di pellicce, tacchi a spillo, appartamento in centro da borghese e tutto il resto. Forse però il lato più affascinante di me per LUI era quello di una ragazza che ballava per la casa in mutande e cantava le sigle dei cartoni animati degli anni ottanta alle due di notte. Per LUI non ero così figa con i miei lustrini e il mio glamour ma con i pantaloni sporchi di una settimana, perchè in quel modo poteva leggere dentro di me. In effetti guardando indietro penso che la parte più bella di me è quella delle serate spensierate di luglio con le amiche, del tatuaggio che ho avuto il coraggio di fare anche se ho quasi quarant'anni e della certezza che la vita va vissuta attimo per attimo. Poi ho conosciuto LUI e ho cominciato di nuovo la mia recita, soffocando la parte più bella di me e ho fallito ancora, proprio come con mio padre. Forse LUI non si innamorerà mai di me, sicuramente non è mai stato interessato a me, ma indipendentemente da questo io voglio vivere me stessa e la mia vita attimo per attimo. Tornerò ad essere folle e imprevedibile, e ogni tanto dimenticherò il mio ruolo in questa società, e anche la mia età... Fatemi gli auguri, perchè rischio la camicia di forza!

3 commenti:

Victor ha detto...

ciao miss, passavo di qui e mi è venuta voglia di sbirciare un po' nei tuoi racconti. A dirla tutta non sono andato troppo in profondità e quindi "ti conosco" solo come miss Novembre. Bhè, non ho scelto il mese migliore! Cosa vuoi, era il primo a portata di scroll! Magari in questi giorni LUI ti ha chiamata..non lo so, ma se non fosse così, fattene una ragione. Cara miss, il mondo (Milano inclusa) è piena di uomini/donne che annegano nella propria pipì, preferiamo pisciarci addosso che rischiare l'ebbrezza di farla dov'è proibito. Innamorarsi è proibito, è rischioso, ci si fa male. E chi vuole più soffrire? Tu sei pronta a rischiare di perdere la testa? Tu ti senti predisposta alla felicità?

miss Stiletto ha detto...

In realtà io ho già sofferto per amore, e lo sto facendo anche adesso. L'amore non è solo quello nei confronti di un uomo, ma anche quello nei confronti degli amici e anche dei genitori. Io mi sono messa in gioco tutta la vita per queste persone, ma forse ho giocato in maniera sbagliata. Quello che infatti vorrei fare è cercare di imparare a comunicare i miei sentimenti, perchè ho capito che non sono brava a farlo. Però voglio darti una risposta: io so essere felice, lo sono stata anche senza un amore. La vita ogni giorno a un gusto diverso, basta saperlo assaporare... Comunque LUI non ha chiamato e non lo farà più... Mi fa piacere averti conosciuto continua a venire a trovarmi!

Victor ha detto...

Miss mia cara miss...
personalmente credo che i sentimenti non si debba imparare a comunicarli. Credo che la parola stessa ce lo indichi. E' la capacità di percepire e provare emozioni. Mi viene più facile pensare che al contrario un po' tutti noi si debba riacquistare la capacità di percepirli e riconoscerli, ti ricordi?, questa capacità l'abbiamo persa quando abbiamo smesso di correre sui prati. Il sentimento non ha bisogno di corde vocali, affiora e vibra come un suono invisibile ma che solo il nostro cuore percepisce. Forse non è il caso nemmeno che tu ti interroghi troppo sul perchè le tue corde abbiano vibrato in tutto questo tempo ma non siano state percepite o volutamente ignorate; tu continua a farle vibrare quelle corde! Forse mi sto addentrando in un discorso troppo delicato che in questo caso non mi compete...
ciao miss